Quirinale, Mattarella proclamato Presidente della Repubblica con 665 voti
Mattarella, Rete Imprese Italia: “Presidente, ci congratuliamo per l’incarico prestigioso e impegnativo da Lei assunto”.
Sergio Mattarella è stato proclamato eletto Presidente della Repubblica. Ha ottenuto 665 voti, 160 in più rispetto alla maggioranza assoluta del plenum, pari a 505, e 8 in meno rispetto alle 673 preferenze, pari al quorum dei due terzi l’Assemblea, richieste nei primi tre scrutini. In partenza Mattarella poteva contare su 644 voti.
Le date biografiche di Sergio Mattarella
Sergio Mattarella (Palermo, 23 luglio 1941) è avvocato, professore universitario, giudice della Corte Costituzionale dall’ottobre 2011, eletto dal Parlamento. Deputato dal 1983 al 2008, ha fatto parte della Commissione Affari esteri, della Commissione Affari costituzionali, della Commissione bicamerale per le riforme istituzionali (1992, presidenza De Mita-Iotti e 1996 presidenza D’Alema), della Commissione d’inchiesta sul terrorismo e di quella sulla mafia, della commissione parlamentare per le questioni regionali; ha presieduto il Comitato per la Legislazione e la Commissione giurisdizionale per il personale. Nel 1993 e’ stato estensore e relatore della legge elettorale maggioritaria in vigore fino al dicembre 2005.
Dal maggio 1996 all’ottobre 1998 è stato presidente del Gruppo parlamentare dei Popolari e democratici. Ministro per i Rapporti con il Parlamento nei governi Goria e De Mita (1987-1989): sono di quel periodo la riforma dell’ordinamento della Presidenza del Consiglio e l’abolizione dell’ordinarietà del voto segreto in Parlamento.
Ministro della Pubblica Istruzione nel governo Andreotti (luglio 1989), si è dimesso nel luglio 1990 in dissenso rispetto alla legge sulle emittenze televisive. Durante il suo mandato, tra l’altro, si è svolta la Conferenza nazionale della scuola (gennaio-febbraio ’90) ed è stata approvata la riforma della scuola elementare con l’introduzione del modulo.
Dall’ottobre 1998 è stato Vice Presidente del Consiglio nel primo governo D’Alema, con la delega per i servizi di sicurezza. Dal dicembre 1999 al giugno del 2001 è stato Ministro della Difesa (secondo governo D’Alema e governo Amato). Durante il suo mandato, tra l’altro, sono stati approvati il decreto, del 5 novembre 2000, che ha trasformato l’Arma dei Carabinieri in Forza armata autonoma e la legge del 24 novembre 2000, che ha abolito il servizio militare obbligatorio. Sono di quel periodo la ampia partecipazione alle missioni di pace realizzata dall’Italia, con l’apprezzamento dell’ONU, il contributo allo sviluppo della politica europea di sicurezza e difesa comune, con la formazione del Comitato militare e dello Stato Maggiore della U.E. e la decisione del Consiglio europeo dei ministri della Difesa della Unione Europea di costituire un Corpo d’armata comune per interventi di mantenimento della pace e di gestione delle crisi. Più volte componente della Direzione della Democrazia Cristiana, dall’ottobre 1992 al luglio 1994 è stato direttore politico de ”Il Popolo”. Dal novembre 1984 al luglio 1988 commissario straordinario della D.C. di Palermo fu parte della stagione politica passata alle cronache come “Primavera di Palermo” con la formazione di giunte comunali innovative.
Mattarella, Rete Imprese Italia: “Presidente, ci congratuliamo per l’incarico prestigioso e impegnativo da Lei assunto”
Daniele Vaccarino, Presidente di Rete Imprese Italia, ha inviato un messaggio di augurio al neoeletto presidente della Repubblica:
<Le Organizzazioni che costituiscono Rete Imprese Italia, Cna, Casartigiani, Confartigianato Imprese, Confcommercio – Imprese per l’Italia, Confesercenti, desiderano congratularsi per l’incarico prestigioso e impegnativo da Lei assunto come Presidente della Repubblica.
Siamo convinti che il sostegno del dialogo fra le Istituzioni e le parti sociali rivesta un ruolo fondamentale nel percorso di valorizzazione delle imprese come componenti fondamentali del sistema economico e della società civile del nostro Paese; un obiettivo che, fin dalla sua nascita, Rete Imprese Italia persegue con decisione.
E siamo altrettanto certi che, nei prossimi sette anni, le imprenditrici e gli imprenditori che rappresentiamo e l’intero Paese, potranno contare sulla Sua autorevole persona, a garanzia di tale dialogo, dell’unità nazionale e dei nostri valori costituzionali.
Buon lavoro, Signor Presidente>