La posizione FIBA rispetto alle modifiche alla legge regionale su demanio marittimo
Cari colleghi,
nelle ultime 24 ore sono state diffuse notizie, da alcuni organi di stampa e vari altri social media, circa le modifiche che la nostra Regione ha posto in essere con un Disegno di Legge, di iniziativa della Giunta Regionale, relativamente alla Legge n.17/05 che in questa Regione è stato utile strumento di regolamentazione (mediante l’attuazione del PIR nel 2007) per gli Enti locali (Comuni) delegati all’esercizio delle funzioni in materia di demanio marittimo ad uso turistico ricreativo. Tale normative, di conseguenza, è stata per tutti noi un elemento di certezza circa la programmazione dei nostri investimenti che, sono convinto condividerete con me, ha facilitato un cambiamento radicale nell’offerta dei servizi di spiaggia in Calabria; ci ha consentito cioè di riqualificare strutture esistenti, e realizzarne di nuove, ove i piani comunali di spiaggia sono stati approvati, sempre con la finalità di alzare il livello dell’offerta turistica dei nostri sistemi costieri, ovvero rendere le nostre spiagge più sicure e quindi più vivibili non solo per i nostri ospiti/turisti ma anche per i nostri cittadini. Non penso di esagerare nel dire che è un fatto l’equazione MIGLIORI SERVIZI DI SPIAGGIA=MIGLIORE QUALITA’ DELLA VITA.
Questa è la filosofia con cui in questi ultimi 20 anni in Calabria abbiamo lavorato per dotarci, prima, ed applicare, poi, di regolamentazione (norme) circa il corretto utilizzo delle nostre spiagge; utilizzo corretto che per noi si traduce in ricadute non solo sociali, ma anche economiche ovvero occupazionali.
Ciò premesso mi preme ricordare che lo scorso 5 Aprile, su precedente richiesta congiunta della nostra Federazione e dei colleghi del SIB, l’Assessore competente – Prof. Franco Rossi- ha convocato tutte le associazioni di categoria (più o meno rappresentative nella nostra Regione) nonché le parti Istituzionali interessate. La discussione è stata appunto incentrata sulla difficoltà di molti Comuni, ad oggi, ad approvare i Piani Comunali di Spiaggia, nonché le difficoltà conseguenti per i concessionari di questo importante bene pubblico, circa la possibilità di svolgere al meglio la propria attività. La giornata è stata comunque utile occasione per affrontare tematiche di ordine più complessivo, tanto legate alle vicende comunitarie, quanto alla proposta dell’Assessore Rossi di lavorare sulla filosofia dei “Contratti di Costa” quale visione d’insieme per ambiti costieri omogenei e sovracomunali. Quest’ultimo punto era stato già affrontato ad Ottobre 2014 in occasione di una riunione del Comitato Demanio, tenuto a Palmi.
Per quanto sopra credo che siano in atto allarmismi non giustificati dalla sostanza dal deliberato di giunta regionale in argomento che, circa la rimodulazione della LR 17/05 rispetto alla proroga delle concessioni in essere, non poteva che far riferimento alla vigente normativa nazionale vigente.
Non mi preoccuperei in questa fase di questioni legate a casistiche di indennizzi, visto che è in essere un Disegno di Legge Delega che dovrà essere attuato con i conseguenti decreti legislativi, all’interno dei quali sarà definita puntualmente la problematica degli eventuali “indennizzi” in caso di “perdita di concessione”.
Offre invece, questa DGR 138 del 7/4/17, la possibilità di utilizzare a fini turistici, sebbene in modo “provvisorio”, tratti di spiaggia anche in assenza di pcs, ed in attesa di una pianificazione organica dei territori costieri coerentemente con le scelte urbanistiche degli stessi Comuni.
Tanto sopra premesso e considerato concludo questa mia nota invitando alla sobrietà e prudenza nella valutazione del provvedimento che la Giunta regionale ha posto in essere, per la modifica della LR 17/05, nella convinzione che ove qualche limatura ci sia da operare, ne avremo spazio nelle sedi Istituzionali deputate.
Al tempo stesso in un momento difficile e delicato come questo, per tutta la vita economica e sociale del Paese, ma in particolare per la nostra Categoria che è tempestata da difficoltà di varia natura, diffido da coloro che, per ragioni diverse, ci vogliono offrire una rappresentazione ideale delle soluzioni; purtroppo, a legislazione vigente dobbiamo ricercare soluzioni che siano accettabili per la Categoria e compatibili con le norme comunitarie.
Su questa direttrice ci stiamo muovendo da sempre come dirigenti del sistema Confesercenti, convinti che la soluzione non è nella mera contestazione ma nel dialogo e confronto Istituzionale; nel merito, anche per come stamattina abbiamo condiviso in una Presidenza Nazionale della FIBA Confesercenti (tenuta via skype), per la prossima audizione parlamentare, noi rimaniamo convinti della strategia del cosiddetto doppio binario: l’evidenza pubblica per le nuove concessioni, ed un periodo transitorio di 30 anni per le imprese balneari esistenti.
Con la stima e rispetto dei nostri sacrifici aziendali, e di quelli delle nostre famiglie, Vi invito alla serenità per ragionare tutti sulle migliori soluzioni possibili.
Un affettuoso saluto.
f.to Vincenzo Farina
Presidente FIBA Confesercenti Calabria