Inflazione, Confesercenti: “Evitare che deflazione diventi malattia cronica per Italia ed Europa”
Tagliare subito la spesa pubblica per impedire il maxi-aumento IVA previsto dal 2016 dalla clausola di salvaguardia: sarebbe colpo durissimo per la nostra economia
“Il mix di deflazione e stagnazione non è un male passeggero, ma una malattia che rischia di mettere ko l’Europa e l’Italia per molto tempo. Dai governi dell’Eurozona servono fatti, non parole, per evitare che il malessere si cronicizzi: il rischio, molto concreto, è che la Ue sprofondi in una fase di avvitamento economico da deflazione simile a quella vissuta, per molti anni, dal Giappone.
Così Confesercenti sulle rilevazioni Eurostat ed Istat relative ai prezzi al consumo di Dicembre.
Sulla questione abbiamo lanciato più volte l’allarme, ma adesso è evidente come il rischio sia reale: l’Eurozona è già in deflazione, mentre in Italia – dopo la lieve risalita di novembre – a dicembre il tasso di inflazione inchioda di nuovo, registrando una variazione zero sul mese precedente. E’ il sintomo di un’economia ormai decisamente stagnante, con una disoccupazione (giovanile e non) che continua a macinare record su record e migliaia di chiusure di imprese. Per non finire in un vicolo cieco dobbiamo cambiare subito rotta, aggredendo in primo luogo il nodo del fisco. In particolare, l’Italia deve agire subito: abbiamo meno di un anno di tempo per tagliare la spesa ed evitare che scatti la clausola di salvaguardia prevista dalla legge di stabilità. In queste condizioni, infatti, il maxi-aumento iva preventivato a partire dal 2016 sarebbe un colpo durissimo per la nostra economia”.